

“Un biglietto di sola andata è garanzia di guai e buone storie. Ma non del ritorno. In tasca, insieme al passaporto, ho una copia dell’assicurazione stipulata dal mio giornale per l’intero 2022. C’è scritto: ‘Spese mediche (comprese le spese ospedaliere) illimitate’. E poi, con uguale puntiglio: ‘Compreso il rimborso delle spese per il rimpatrio del cadavere in caso di decesso’. Benvenuto a Kiev…”. Si intitola “Kiev” (Garzanti) l’ultimo libro del giornalista Nello Scavo, tra i più esperti e premiati corrispondenti di guerra italiani, ospite di Io non l’ho interrotta e della rassegna a cura dell’Assessorato alla Cultura “Agostiniani Libri”. Scavo raggiunse la capitale ucraina a metà febbraio di quest’anno, quando la minaccia russa era sempre più forte ma ancora pochi credevano possibile l’invasione e la guerra. Il libro si addentra così nella rapida e tragica evoluzione degli eventi attraverso la sua impeccabile e incondizionata narrazione giornalistica. Dialoga con l’autore la giornalista Paola Ancora.