25 Gennaio ore 18:00 - 19:30
presentazione del libro di Dario Goffredo. L’idea di costruire, Collettiva edizioni
presentazione del libro di Dario Goffredo. L’idea di costruire, Collettiva edizioni
dialoga con l’autore: Margherita Macrì
Che tu possa essere nuda,
Che tu possa essere libera
Con questa dedica si apre la silloge “L’idea di costruire”. Un uomo che augura questo alla sua donna, esprime la forma di amore più pura: la libertà. Questo è raro, è augurio solo di chi ha lavorato molto su di sé e conosce bene l’invischiamento della radice, e padri che ci hanno detto/che faremo i conti con la colpa. Perché da questo si viene, da una certa educazione che ci fa nascere già intrisi di peccato prima ancora di emettere il primo urlo. Nel grembo s’incide già una lettera scarlatta che ci dice impuri quando ancora non sappiamo cosa sia il piacere, è la pena d’allora scontata per anni. Ci vuole tutta una vita a provare a liberarsi di una colpa nemmeno cercata, di un peccato mai commesso. Falliscono i padri, e nel tentativo di liberarci anche noi figli cadiamo, e finiamo ad assomigliare in buona parte a quei padri dai quali abbiamo tentato una distanza. Il poeta ribalta poi la visione e la colpa si fa desiderio, così intenso e ferino che, anche quando la salute vacilla in maniera importante, anche quando c’è in gioco il respiro del corpo, il suo battito materico, l’energia dei sensi, sono la risposta alla morte. Un sorriso e un culo che ti salvano l’anima, il desiderio diviene così lo sberleffo alla morte che, pur avendo il controllo della situazione, di contro l’uomo continua a desiderare. E il desiderio è già di per sé ancoraggio alla vita. Questo il mandato poetico de L’idea di costruire. Goffredo ha davanti a sé la Signora e, pur osservandola con rispetto, nella nudità che essa pone, nelle invadenze degli aghi, dei cateteri, in tutto ciò che è intrusivamente innaturale, in questa gestazione della morte a rinascere è proprio la vita. E se ci sono parti che sono andate perdute, migliori, peggiori, questo non è dato saperlo perché, se è vero che non siamo il male assoluto di altri, è pur vero che nessuno può negare di non essere stato un male relativo a un determinato e circoscrivibile momento e circostanza.
Dario Goffredo è nato nel 1974 e vive e lavora a Lecce. Ha pubblicato “Atti minimi di sopravvivenza” con le edizioni Spagine (2016) e “Alfabeto affettivo” con Musicaos editore (2020). Ha partecipato alle antologie “Tu quando scadi?”, Manni Editori (2005), e “I cieli della preistoria. Antologia della nuovissima poesia pugliese” Marco Saya Editore, a cura di Antonio Bux (2022). Sue poesie sono apparse su diverse riviste e blog letterari.