Il Giardino

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Intorno all’affascinante complesso monumentale dell’ex Convento degli Agostiniani (1649) ed alla Chiesa di Santa Maria di Ogni Bene si trova il Giardino di Ogni Bene, un giardino restituito di recente alla città dopo un lungo periodo di restauro.

Cenni storici
Scarse e frammentarie sono le notizie riferibili al giardino. Da alcuni atti di vendita trovati presso l’Archivio di Stato si ha notizia che lo stesso fosse noto come Giardino d’Ogni Bene e che la sua superficie fosse originariamente ben più vasta dell’attuale. Gli stessi documenti testimoniano che il giardino ha avuto sin dalla sua origine una funzione prevalentemente produttiva. Documentabile era la presenza di fichi, melograni, viti ed agrumi.

Nel tempo con l’alternarsi di diversi proprietari e destinazioni d’uso, con lunghi periodi di abbandono fino ai nostri giorni, il giardino aveva perso per intero il suo assetto stratificato, limitate erano le presenze di alberi con pochi e pericolanti pini d’Aleppo (Pinus halepensis Mill.) e casuarine (Casuarina spp.). I cipressi di maggiori dimensioni presenti attualmente sono gli unici alberi rimasti della situazione antecedente al progetto.

L’assetto del giardino, con la sua sobria compartimentazione in aiuole regolari disposte lungo assi ortogonali, è frutto di una rievocazione progettuale che tende a suggerire quali potessero essere le coltivazioni presenti un tempo. Trattandosi di una ipotesi, si è tenuto conto di casi analoghi di ricostruzioni o restauri di giardini annessi a conventi e monasteri e nella scelta delle specie vegetali prevalgono quelle autoctone e tipiche del paesaggio agrario salentino con un limitato uso di specie esotiche. La distribuzione e ripetizione di aiuole di dimensioni e geometrie simili sono un chiaro riferimento sia al tema della classificazione botanica, che alla semplice orditura dei campi in piccole parcelle. L’impiego di materiali lapidei tipici della tradizione locale, accanto ad altri di uso più attuale, non tradisce la chiara datazione contemporanea del giardino.

Il giardino
Il giardino è suddiviso in aree riconoscibili: il frutteto con gli orti ornamentali con specie erbacee aromatiche, la vigna con i vitigni tipici del Salento, la piazza degli alberi di Giuda, un viale con bellissimi melograni, il giardino dei fiori ed il percorso perimetrale con specie tipiche della macchia mediterranea. Tutti gli alberi e una parte delle specie vegetali è provvista di cartellini per l’identificazione botanica.

Il bel pergolato in pietra leccese abbellito da glicini ed iris, è stato ricostruito e posizionato sull’asse di un’analoga struttura, documentata nell’ambito della sorveglianza archeologica, verosimilmente risalente al periodo dell’occupazione militare del convento. Il giardino è provvisto di comode panchine ed una fonte d’acqua.

Il giardino ha una forte valenza didattica per chi ama le piante ed osservare il loro mutare nelle diverse stagioni ed invita ad una fruizione rispettosa dei luoghi e della bellezza e fragilità della natura.

 

FOTO DI GIANLUCA TRAMUTOLA

 

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