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28 Ottobre 2022 ore 18:00 - 19:30
L’odore delle cose che ho perso – Emanuela Monda
“L’odore delle cose diventava geografia dei luoghi, delle vite, delle persone. Era piuttosto un far vivere ancora ciò che non c’era più. Così del resto funzionava l’ingranaggio del tuo armadio: l’anta scorreva e dentro ci ritrovavo il tuo odore. Che non era solo odore di pelle, di sangue e di carne. Ma era odore di vita. Della tua. Della nostra.”
Venerdì 28 ottobre alle 18 OgniBene ospiterà la presentazione del libro “L’odore delle cose che ho perso” di Emanuela Monda , pubblicato da Bertoni edizioni. Dialogherà con l’autrice Marisa Forcina (Università del Salento).
L’odore delle cose è la strada che riporta a casa, è memoria di un vissuto che ritorna dal passato per definire lo spazio dei ricordi e decretarne e decifrarne nuove visioni. È un ritornare, per immediatezza, al proprio spazio nel mondo dal canale olfattivo recuperando immagini, sensazioni e ricordi depositati nell’inconscio.
Il romanzo, ambientato tra Taranto e le coste salentine, racconta, attraverso un profondo percorso introspettivo un’analisi e una narrazione di rapporti, di incontri e di scontri che sono legati alla vita della protagonista sequenziando, così, il dipanamento di fatti esistenziali come l’amore, l’innamoramento, il deperimento del rapporto sentimentale, il rapporto tra le donne, la maternità, la malattia e la rivendicazione di autonomia e di spazi personali. Dinamiche che vengono vissute dalla protagonista anche attraverso una sorta di ipertimesia che la porta a mantenere uno stretto legame con l’autorità materna e quindi con la madre, anche se questa non c’è più. Ogni azione viene, infatti narrata come condizionata e filtrata dai ricordi e mantenuta vivida dal cordone-legame materno che, solo in conclusione, viene, in qualche modo, slegato e siglato in una Lettera alla madre in cui la protagonista si percepisce madre –e dunque anche compagna- di sua madre stessa. L’analisi profonda del sé che la protagonista mette in atto mediante una ripetuta e spesso convulsa conversazione con se stessa mette in evidenza, anche e non solo, la personalità del suo compagno che è poi una descrizione dell’essere e dell’agire maschile e delle difficoltà relazionali che si originano da confronti che si mantengono sempre più spesso stereotipati.